Architettura
Architettura e premio wakker 2015
L’Heimatschutz Svizzera ha attribuito al Comune di Bregaglia il Premio Wakker 2015 per aver saputo individuare nel prezioso patrimonio edilizio esistente e nel paesaggio antropico ben preservato due importanti qualità del Comune.
Ecco una selezione di edifici:
Soglio, autorimessa privata sotto gli orti, vista dal giardino della chiesa
L’accesso e la rimessa sotterranea si inseriscono in modo sostenibile nell’area occupata da orti e giardini. I muri a secco sono stati conservati e l’orto che lì sorgeva è stato ripristinato sul tetto della rimessa.
Soglio, Hotel Palazzo Salis, piazza principale
Al confine superiore del paese, sorgono quattro imponenti edifici del XVI e XVII secolo. Uno di questi è la Casa Battista, costruita attorno al 1628 ampliata nel 1701 fino ad assumere le attuali dimensioni nel 1789.
Soglio, trasformazione e nuove costruzioni, Via Lo
In questa nuova costruzione di Soglio edificata nei pressi del giardino storico di Palazzo Salis, vanno sottolineati tanto le proporzioni quanto il rapporto con il contesto ambientale. Dividendo il volume costruito su due manufatti e inserendo il laboratorio al di sotto del giardino, la dimensione del progetto non ha assunto un carattere prevaricante, ma completa in modo armonioso la parte superiore del nucleo. Sull’ altro lato del vicolo, una stalla inutilizzata è stata trasformata in una casa per gli ospiti.
Castasegna, Villa Garbald, Via Principale
La torre eretta nel 2004 sul sedime di Villa Garbald è un ottimo esempio di densificazione. La nuova costruzione, che si inserisce armoniosamente nel contesto paesaggistico del luogo, è il risultato di un concorso indetto dalla Fondazione Garbald con l’aiuto dell’Heimatschutz grigionese.
Castasegna, complesso residenziale ewz, Brentan
La distribuzione diffusa degli edifici, la loro dimensione compatta e contenuta nonché i loro materiali, forme e colori tipici degli anni Cinquanta riprendono le caratteristiche dei metati e dei fienili già presenti nelle selve e si inseriscono armoniosamente tra i castagneti.
Bondo, ampliamento di una casa di abitazione in una stalla, Gassa Varlin
Le trasformazioni sono visibili, ma discrete: un passaggio in legno e vetro collega i due edifici, dietro la facciata della stalla risplendono le pareti nuove e un balcone ha creato un nuovo spazio esterno.
Bondo Casa Picenoni Cief, Plaza d’Zura
L’edificio che oggi si affaccia sulla piazza di Bondo in modo relativamente omogeneo è in realtà il frutto di cambiamenti secolari. La casa Cief nasce nel XIII secolo come torre abitativa, ricostruita insieme alla più recente tromba delle scale dopo un devastante incendio nel 1621, nella seconda meta del XVIII secolo alla dimora venne aggiunto un terzo elemento.
Bondo, Palazzo Salis
Tra il 1766 e il 1787, Jerome 2° Conte de Salis, fece costruire il Palazzo secondo progetti dell’ architetto milanese Francesco Croce per farne la sua dimora estiva. L' edificio e il giardino costituiscono un complesso armonico. All' interno, regna lo stile rococò, all’esterno si ammira un classico esempio di giardino all’italiana.
Stampa, Palazzo Castelmur
Nella metà del XIX secolo Giovanni Castelmur fece trasformare una casa patrizia di cultura nel Palazzo Castelmur, un castello in stile veneziano-neogotico, al quale venne poi aggiunto un grande parco.
Stampa, Edificio scolastico, Samarovan
La scuola di Somarovan sorge ai margini di una terrazza rialzata in posizione centrale tra le diverse frazioni di Stampa. In ossequio alla tradizione edilizia locale, per la facciata Bruno Giacometti adoperò gneis indigeno. Altrettanto tipica è la copertura del tetto a padiglione con piastre d’ardesia. La nuova costruzione aggiunta nel 2002, pur evitando il contatto diretto con l'edificio scolastico esistente, completa l’area creando nuovi spazi esterni.
Maloja, Villa Baldini
Situata sopra le serpentine della strada del passo del Maloja la villa è stata costruita da Ottavio Ganzoni per Augusto Baldini in una posizione unica nel 1906. Edificio storico con motivi classicisti e gotici; facciate in pietra rasa con stucco. All'interno, rivestimenti e il primo murale di Augusto Giacometti (Il sogno, 1905).
Maloja, Villa Rosée
Lo chalet "La Rosée" fu costruito nel 1883 dalla contessa imperiale Rosinne de la Rosée de Mannheim come residenza di vacanza. Ogni stanza della casa ha il suo carattere ed è arredata con pezzi unici, alcuni anche "datati". La casa e l'arredamento sono quasi perfettamente conservati nel loro stato originale; si può ancora sentire ovunque lo sfarzo del XIX secolo.
Maloja, Maloja Palace
Camille Maximilien Frédéric, conte di Renesse fece costruire l'hotel in stile neorinascimentale seguendo i disegni degli architetti belgi Kuoni e Jules Rau; la costruzione iniziò nel 1882 e l'hotel fu aperto il 1º luglio 1884. L'edificio a forma di E è stato costruito su cinque piani con un tetto centrale e cupola, la parte superiore delle finestre ricurve donano un aspetto complessivo simile a quello di una caserma, così come il fregio colorato orizzontale comune con molti altri Palace Hotel allo scoppio della Grande Guerra. Originariamente aveva 300 camere e circa 450 letti oltre a 20 sale pubbliche, due enormi sale da pranzo e una altrettanto grande sala da ballo con un piccolo palco dove venivano dati due concerti al giorno nei mesi estivi dai musicisti dell'orchestra della Scala.